Checco

[Francesco Morbidelli "ragazzo

del '99" alpino "'r cannone su a

spalla pezzo pe' ppezzo e a la

fine puro 'r mulo" Battaglia del

Grappa estrema linea difensiva

all'infame vergogna di Caporetto

"'n'armadio d'omo bbono come

'r pane 'ncora callo" mitico capo

operaio della "premiata Ditta

Giuseppe Bresciani - Bracciano"]

Lu-ci-a-no...

statte fermo co' le mano

ma cco' la capoccia no

pestifero ce so' rimasto

grazzie Che'!

Montegrappa, tu sei la mia patria

Sovra te il nostro sole risplende

A te mira chi spera ed attende

I fratelli che a guardia vi stan

Contro a te già s'infranse il nemico

Che all'Italia tendeva lo sguardo

Non si passa un cotal baluardo

Affidato ad italici cuor

Monte Grappa, tu sei la mia patria

Sei la stella che addita il cammino

Sei la gloria, il volere, il destino

Che all'Italia ci fa ritornar

Le tue cime fur sempre vietate

Per il piede dell'odiato straniero

Dei tuoi fianchi egli ignora il sentiero

Che pugnando più volte tentò

Quanta candida neve che al verno

Ti ricopre di splendido ammanto

Tu sei puro ed invitto col vanto

Che il nemico non lasci passar

Monte Grappa, tu sei la mia patria

Sei la stella che addita il cammino

Sei la gloria, il volere, il destino

Che all'Italia ci fa ritornar

O montagna, per noi tu sei sacra

Giù di lì scenderanno le schiere

Che irrompenti, a spiegate bandiere

L'invasore dovranno scacciar

Ed i giorni del nostro servaggio

Che scontammo mordendo nel freno

In un forte avvenire sereno

Noi ben presto vedremo mutar

Monte Grappa, tu sei la mia patria

Sei la stella che addita il cammino

Sei la gloria, il volere, il destino

Che all'Italia ci fa ritornar

La sua storia

Durante la Grande Guerra, dopo gli errori di Luigi Cadorna

nell'Alto Isonzo, la Seconda Armata abbandonata dagli ufficiali

con migliaia di soldati allo sbando, i bombardamenti sul Monte

Krasij, la totale assenza di ordini da parte del Comando Supremo

di Udine e la caduta di Caporetto, gli Austro-Germanici prima

dilagano - in due giorni 18 chilometri, 150 ufficiali italiani e

migliaia di soldati catturati, arresisi senza combattere - poi, non

riuscendo a sfondare lungo il Piave, puntano alla fine sul Monte

Grappa, chiave di volta dell'intero fronte a coprire il fianco sinistro

del fiume, ultima porta sulla Pianura Veneta.

La "Battaglia del Monte Grappa" è una serie di tre asprissimi

combattimenti tra gli Eserciti dell'Impero Austro-Ungarico e

dell'Impero Tedesco contro quello del Regno d'Italia per il

controllo dello strategico massiccio, la prima battaglia

11 novembre - 23 dicembre 1917 ferma l'avanzata nemica

dell'estate, 12.000 caduti italiani 21.000 nemici, la seconda

battaglia nel contesto dell'ampia operazione del 1918, l'ultima

offensiva degli Austro-Ungarici, la terza battaglia del 24 ottobre

1918, parte dell'ultima grande controffensiva italiana, qui

9 divisioni italiane contro 15 austriache fino alla disastrosa

ritirata generale austriaca del 28 ottobre 1918.

L'accostamento ideologico Patria-Monte Grappa ultima linea

espresso già nel 1917 si esprimerà pienamente nella

popolarissima "Canzone del Grappa" del 1918 - testo del

Generale Emilio De Bono, Comandante del IX Corpo d'Armata,

ispirato dalla scritta "Monte Grappa tu sei la mia Patria" apparsa

in Val Cismon sotto occupazione austriaca, musica del Capitano

Antonio Meneghetti - sarà presto sulle labbra dei soldati italiani.