"Chiuso, aperto... chiuso!" 

Soluzione realistica a

un problema terra terra

Vistone il contesto politico territoriale, possiamo reimmergerci nel

nostro "microcosmo" ed illustrare di nuovo il da oltre due decenni

(AD 2000!) coerentemente "ignorato" contributo alla soluzione del

famigerato passaggio a livello di Bracciano…

In questa foto satellitare di Bracciano, con un simulatore di volo

da una altezza di circa 1.000 metri, il problema è più che evidente.

La proposta firmata

   AlterEgo & Partners™

Cardo e decumano

Sono chiaramente distinguibili l'asse portante del paese, Via

Principe di Napoli  in giallo - dal Castello Odescalchi e il Duomo

di S. Stefano, in alto a destra, fino a S. Lucia in zona Cappuccini

- asse spezzato dalla linea ferroviaria  in rosso - con l'attuale

Stazione Ferroviaria  in azzurro.

A parte le storiche Frazioni di Vigna di Valle, Castel Giuliano e

Pisciarelli - il paese è oggi spezzato in tre:

 

- il cosiddetto "Centro Storico", dal Rione Monti fino alla ferrovia

- una "Terra di nessuno", dalla ferrovia a Piazza Don Cesolini e

la Braccianese-Claudia per Manziana

- le crescenti avulse "Borgate", ormai almeno cinque agglomerati

- "Ciao Italia Village", "Bracciano Due", "Cinquillla", "Campo

della Fiera" e "Montebello".

Un patrimonio inutilizzato

Ad esatto centro-asse, su Via Principe di Napoli, un grande cuore

vuoto:

- l'ex Caserma "Cosenz"  in verde, oggi competenza del Ministero

del Tesoro, che in un angolino verso l'albergo militare ospita

un Circolo Ufficiali

- la storica Scuola "Tittoni", già dei nostri genitori, obsoleta come

struttura didattica e causa di enormi problemi al traffico ad inizio

e fine lezioni

- l'ex "Novo Cine", da troppo tempo abbandonato o inutilizzato,

la più capiente sala pubblica tra Roma e Viterbo, omologata per

1000 posti a sedere!

Guardando il complesso con occhi nuovi e puliti di bambino

- un nostro figlio, un nipote, un futuro cittadino di Bracciano:

- la "Cosenz", un Campus più che adeguato per un vero "Polo

Universitario Sabatino"

- adiacente la "Tittoni", il suo Centro Amministrativo con uffici

docenti e sale riunioni

- a due passi l'ex "Novo Cine", una più che dignitosa Aula Magna,

anche utilizzabile come Centro Congressi, al centro del Paese!

Reinventiamoci Bracciano!

Ora, facendo perno proprio sul problematico passaggio a livello,

andiamo a creare un nuovo baricentro, capace di ricucire il Paese!

Doppio binario fino a Pasqualetti nuova Stazione "Bracciano Sud"

inizio-fine tratta alta frequenza Roma-Bracciano in naturale ipogeo

e con pendenza dei binari invariata.

Minimo intervento - completo riutilizzo

L'attuale Stazione Ferroviaria fine 1800 (la ferrovia del 1894) nuova

Stazione "Bracciano Nord" inizio-fine tratta bassa frequenza

Bracciano-Viterbo.

Il binario oggi esistente fra stazione e stazione - passaggio a

livello incluso (!) - usufruibili sostanzialmente del tutto inalterati.

Questa connessione a binario unico tra le due stazioni solo per

passaggio (notturno) di materiale ferroviario e, in circostanze

eccezionali, mezzi di Protezione Civile o trasporti militari.

Il passaggio a livello "anticato" alle sue caratteristiche estetiche

originali, ma con apertura e chiusura automatizzate, potrebbe

addirittura diventare un ulteriore punto di attrazione turistica!

Per chi viaggia oltre Bracciano

Interessanti anche le soluzioni di rapido smistamento passeggeri.

- Scale mobili fra Campus (Cosenz) e ampliata Stazione Autobus

ai "Pasqualetti" come interfaccia ferro-gomma

- tapi rulant fra attuale Stazione e nuova Stazione, accessi/uscite

a/da le rispettive Stazioni

a/da Centro Amministrativo (Tittoni) su Via Principe di Napoli

(immediate vicinanze dell'attuale sottopassaggio pedonale)

 

a/da Viale Odescalchi angolo Via S. Francesco d'Assisi.

Basta con il Centro Storico

invaso dalle auto parcheggiate

dei pendolari!  

Il cosiddetto "Centro Storico" di Bracciano - a livello

urbanistico la zona dei Rioni "Monti", "Borgo" e

"Stazione" dal Castello fino alla ferrovia - viene

quotidianamente occupata dai pendolari, Braccianesi

e non, che per necessità o comodità raggiungono

il treno in auto.

Un intero Centro cittadino, già miseramente carente

di parcheggi, diventa ogni giorno un solo, enorme e

caotico parcheggio!

Ad esasperare pedoni ed esercenti commerciali

una transitabilità a dir poco assurda, che permette

traffico pesante attraverso e costringe ad incredibili,

inutili, altamente inquinanti caroselli e soste forzate

(a difesa di bambini e anziani, perché non esistono

stazioni di misurazione delle polveri sottili?) e sfrutta

la ancora quasi totale assenza di marciapiedi...

La trovata dell'"omino giallo" in "cunette" e larghe

mezzo metro spreco di vernice più presa per il culo:

- non sono marciapiedi né passaggi pedonali

(regolamentare un minimo di un metro e mezzo)

- anche se lo fossero due persone non passerebbero

(a proprietari di immobili, che a proprie spese

hanno regalato al Comune un marciapiede, imposta

la larghezza "illegale" di un metro!)

- seriamente dissestate, alcune cunette diventano

vere "trappole" causando rovinose cadute e fratture

(è successo più di una volta soprattutto ad anziani) 

- alla prima pioggia torrenti, data l'inefficienza delle

fogne (portoni e ingressi di locali commerciali

accessibili solo con pedane, su cui il Comune

- invece di risarcire i proprietari per danno e spese,

tassa "occupazione di suolo pubblico" - surreale!)

- altre perennemente occupate da auto in sosta

senza la minima reazione da parte di una capitolata

Polizia Municipale ed affiliati "ausiliari del traffico"

Quando la zona della Stazione Ferroviaria di Vigna

di Valle si presterebbe ottimamente per un adeguato

maxi-parcheggio "fuori mura", su cui far convergere

questo crescente flusso di traffico extra cittadino per

interfacciarlo con il servizio ferroviario (auto e bus)...

Auspicabili effetti collaterali

A livello di comunicazioni interne ed esterne, l'intervento darebbe

decisamente un segnale di "ammodernamento" a questo Paese

sonnolento, pigro, menefregista e piagnucolante.

Anche pensando finalmente ad un Centro Storico pedonale?

Il Polo Universitario senza dubbio stimolerebbe e renderebbe più

motivata la decentralizzante partecipazione degli atenei del

territorio - Università della Tuscia di Viterbo e Università Romane -

con loro "investimenti" su Bracciano.

E il doppio binario non per incrementare mentare la piaga di un

unidirezionale pendolarismo verso Roma, ma nuovi interessi

locali, posti di lavoro in loco, cittadini attivi sul posto, forza di

acquisto, competenze mai come ora necessarie in vista del futuro.

L'idea-progetto , elaborata dalla AlterEgo & Partners, promotore

di UnionTuscia™ e del G. Bresciani Business Center™, venne già

illustrata personalmente da un titolare ai rappresentanti politici di

ogni schieramento alla stesura dei rispettivi programmi elettorali

del 2002 (!) e loro offerta a titolo completamente gratuito.

Successivamente un promemoria fu protocollato al Comune per

distribuzione ai membri della nuova Giunta Comunale (ad alcuni

consegnato brevi manu), ma, nonostante i solleciti, la proposta

non risulta mai essere stata neppure presentata all'attenzione

della Commissione Urbanistica...

Le successive Amministrazioni non hanno fatto di meglio, anzi...

- vale sempre il "Nemo propheta in patria!" o è davvero l'ennesimo

rifiuto dell'"uovo di Colombo"?