nebbie in Val Padana

[dannati miti clerico-borghesi...]

 

 

ma quale morte contrario di vita

nasco-muoio la vita non ha bisogno di me

tutte le sue espressioni un inizio una fine

 

niente più naturale che far posto ad altro

possiamo pure agire quasi fossimo eterni

il contaminuti è scattato e silenzioso va...

 

 

da dove tutta questa paura e terrore?

morire non è quell'andar via che dicono

piuttosto il dono di un ritorno a casa

 

riciclandosi in nuove forme la materia

rilivella a far pace con una schivata realtà

disalienandoci da incrostanti panzanate

 

 

pura lotteria il nostro ingresso nel mondo

il quando e il dove e il chi che ti toccano

una questione di culo o sfiga quale l'inizio

 

anche se nascere e come non è una scelta

vivere al meglio che ci viene dato però sì

fermare l'orologio prima un libero arbitrio

 

 

dovremmo piuttosto avere più angoscia

per una parentesi piatta vuota o malusata

la misera inutilità di sprechi e danni

 

riscivolare nel tutto sarà dolce alla fine

inevitabilmente condizionato l'esistere

nulla del non più essere armonia assoluta 

 

 

elementare l'equazione

pienezza del vivere

per morire in bellezza