massimo

 

                                   

giulio

 

                                   

iris

 

                                   

daniela

 

                                   

marija

 

                                   

katica

 

                                   

 

                                   

 

                                   

 

                                   

Anche tutti soli si può star bene, ciascuno dentro

la sua bolla - a parte l'isolarci dal resto di quel mondo

"condiviso",che pur impropriamente chiamiamo "reale".

 

È l'amico l'àncora nella dimensione "sociale" (vitale,

non solo esistenziale) della cosiddetta "realtà".

 

 

Friedrich Nietzsche in "Così parlò Zarathustra":

 

" Io e Me conversiamo insieme con assiduità troppo viva;

come si potrebbe sopportare ciò, se non ci fosse di mezzo

un amico?

 

L'amico è sempre un terzo per il solitario;

e il terzo è il sughero che non permette che il discorso

dei due cada nel fondo."

 

 

Amicizia, relazione emotiva di rispetto, sincerità, fiducia,

stima, consuetudine, fedeltà, disponibilità reciproci

- un rapporto alla pari.

 

Tra genitori e coppia, solida base della vita sociale - da

bambini, adolescenti, adulti - rapporto "intenso" con

persone non necessariamente dello stesso sesso o età.

 

 

"Amico" dal latino amare, "voler bene", disinteressato,

per sempre, per un po', sentimento "spontaneo" di

emozione e affetto, che incontrollabile sfugge la ragione.

 

Somiglianza di carattere, valori e intenti condivisi, giochi,

esperienze, gioie, dolori, insieme, vicini, mi ti confido,

ti mi capisci, mi sopporti, ti supporto, ci aiutiamo e conta.

 

 

L'amicizia è scelta, viva, scambievole, affetto e affinità

profondi, pura libertà, franchezza, confronto e impegno.

 

L'amicizia è luce nel buio, senza paura parole e silenzi,

contro angoscia e depressione, deliri e allucinazioni dell'io

che naufraga.

 

 

L'amicizia è accettazione di sé e dell'altro, come siamo,

porta alla luce l'infinita, ineludibile "inquietudine" del cuore

- sofferenza, sensibilità, tenerezza.

 

L'amicizia è cura di sé e dell'altro, "vicinanza" emozionale,

relazione dialogica dai molteplici volti senza mai maschera,

per quel che è mai possibile comunione di vita.

 

 

Il significato di "amicizia" perso nell'odierna pseudo-

miriade di conoscenze superficiali, frequentazioni

occasionali, amici virtuali, concetti fittizi fatti di like...

 

Come se non contasse più la "qualità dell'amicizia"

ma il "numero di amici".

 

 

L'amicizia si costruisce a passo lento, richiede volontà,

interesse, sincerità, contatto.

 

Il dono più prezioso quello del tempo trascorso "insieme",

da dedicare all'altro in ascolto, sincerità di confronto,

intimità di vicinanza, vulnerabilità del rischio.

 

 

Come ogni esperienza umana risponde a bisogni, dettati

dal momento, da circostanze, esigenze di vita che

si evolve con i cambiamenti nel nostro modo di sentire e

pensare.

 

Anche persone che hanno condiviso con noi un tratto

importante di cammino - lungo o breve che sia - possono

un giorno ritrovarsi distanti, un bel ricordo, gratitudine,

forse nostalgia, niente più.

 

 

Ma l'amicizia è "eterna" anche non essendolo (più)!

 

La vera amica, il vero amico, ti lascerà andare se e quando

sarà questo che vorrai.